
Acquaforte, mm 140 x 176 ca.
Stato unico.
La tavola appartiene, come la precedente, alla suite dei ‘Capricci’. Opera firmata nella parte incisa, in basso sull’ara.
L’attenzione dei personaggi converge sulla morte che sentenzia sfogliando un grande libro. La scena, solo apparentemente macabra, è un pretesto di cui Giambattista si serve per demitizzare la concezione medioevale della morte. Tutta la scena appare intrisa di magia e di favoloso mistero. Lo splendido dettaglio del cane in primo piano, che fiuta l’odore della morte, contribuisce ad aumentare l’effetto suggestivo del foglio.
Esemplare stampato su carta settecentesca con presenza di vergelle, senza filigrana.