
Bulino, mm 290 x 210.
Stato II/II, dopo l’aggiunta del n 14 in basso verso il centro.
La tavola è copia nello stesso verso e nella stessa dimensione di una xilografia di Albrecht Dürer appartenente alla famosa serie ‘Vita della vergine’. Qualche tempo prima del 1510 il Raimondi riproduce, con la tecnica del bulino, 17 delle 20 xilografie di Albrecht Dürer dedicate alla Vita della Vergine.
Il Raimondi traduce in incisione su metallo le xilografie dell’artista tedesco forse per il maggior valore attribuito all’incisione a bulino rispetto alla silografia.
Egli però non firma le sue tavole ma mantiene in ciascuna di esse il monogramma di Dürer, provocando la reazione del maestro di Norimberga che si rivolge al Senato di Venezia per tutelare i propri diritti artistici.
Secondo il Malaspina (1824), Marcantonio Raimondi venne obbligato ad apporre una numerazione sulle sue lastre e la sua firma almeno sull’ultima della serie.
Esemplare stampato su carta con figiana in doppio cerchio di difficile lettura.