
CARRACCI Annibale
(Bologna 1560 – Roma 1609)
Pittore e incisore emiliano figlio di Antonio, cremonese trasferito a Bologna, fratello minore di Agostino e cugino di Ludovico.
Nell’ambito della sua famiglia ha espresso l’ingegno artistico più innovativo e fecondo. A Bologna ha studiato le opere di Beniamino Cesio, Orazio Samacchini e Prospero Fontana, a Parma quelle del Correggio e a Venezia i dipinti del Veronese e dei Bassano.
Con Agostino e Ludovico ha fondato a Bologna l’Accademia dei Desiderosi, rinominata presto degi Incamminati, con lo scopo di ricondurre la pittura fuori dalle limitazioni del manierismo, riprendendo varie ascendenze culturali, la lezione classicista del Rinascimento italiano e dando forma a un ideale classico e naturalista allo stesso tempo.
Non è raro infatti osservare in Annibale il risalto del paesaggio che in alcune opere prevale sul soggetto o sulla scena rappresentata.
Nei primi lavori eseguiti insieme al fratello e al cugino è difficile riconoscere i contributi individuali, come ad esempio negli affreschi dei palazzi Fava, Magnani e Sempieri a Bologna dove la firma Carracci sta proprio ad indicare il lavoro collettivo.
Gli affreschi monumentali realizzati a Bologna diedero grande fama ad Annibale tanto che il Cardinale Odoardo Farnese gli diede l’incarico di decorare il piano nobile di Palazzo Farnese a Roma.
Tale lavoro, svolto inizialmente con l’aiuto di Agostino, ma protrattosi anche dopo la morte di quest’ultimo, rappresenta una perfetta fusione tra le tecniche espressive della narrazione poetica e fantastica.
Lungo tutto il XVI e il XVII secolo, gli affreschi di Palazzo Farnese furono considerati i capolavori assoluti della pittura a fresco del tempo.
Il critico Giovanni Bellori, nel XVII secolo prese il Carracci a termine di paragone dei pittori italiani, in quanto prosecutore del Rinascimento della grande tradizione di Raffaello e Michelangelo Non meno importante è stato il contributo di Annibale nell’arte dell’incisione, anche se la sua produzione conta soltanto una ventina di intagli, tutti di altissima qualità sia artistica sia tecnica.
Morto nel 1609, è stato sepolto secondo il suo desiderio a Roma nel Pantheon accanto alla tomba di Raffaello.