
Van LEYDEN Lucas
(Leida 1494 – 1533)
Pittore, disegnatore e incisore olandese, figlio di Marie Heynricxdr e del pittore Hugo Jacobsz del quale purtroppo non ci rimangono opere firmate o documentate con certezza.
Lucas Van Leyden è considerato tra i più importanti pittori Olandesi nonché uno dei più abili e raffinati incisori nella storia di questa arte.
Dopo un breve periodo trascorso nella bottega paterna fu, più tardi, allievo dell’orafo Cornelis Engelbrechtsz.
Non si sa dove abbia imparato le tecniche dell’incisione ma sappiamo di certo che fin da giovanissimo aveva dimostrato una notevole inclinazione per questo mestiere.
Già da bambino si applicava con diligenza al lavoro e i suoi giochi erano matite, pennelli e bulino.
Secondo le informazioni contenute nel Libro della Pittura di Karol van Mander (1604) la sua prima incisione ‘Maometto e il monaco Sergio’, è stata eseguita quando l’artista era appena quattordicenne.
Questa si presenta come un’opera matura sia dal punto di vista dell’ispirazione sia per la tecnica. A sedici anni ha inciso ‘La lattaia’ forse la prima ‘rappresentazione di genere’, che tanto seguito avrà in Olanda e da lì nel resto d’Europa.
Fonte ispirativa dell’opera di Van Leyden restano sicuramente le stampe di Dürer, che egli ha incontrato ad Anversa nel 1521 e con il quale ha instaurato un rapporto di amicizia e di collaborazione.
Nel 1522, ormai ricco e famoso, era iscritto alla Gilda di San Luca dei pittori di Anversa.
Presto però l’influenza di J. Gossaert (detto il Mabuse), fortemente ispirato dall’arte italiana, ha preso il sopravvento pervadendo l’ultimo periodo della sua produzione artistica.
Nelle incisioni di Van Leyden si riscontra la continua ricerca dell’atmosfera, attraverso una inesauribile varietà di gamme di grigio, ottenuta con trame di segni sottilissimi, la verticalità delle figure, spesso agghindate secondo i costumi sfarzosi del tempo, e il secondo piano dei soggetti principali che lasciano spazio a figure di ‘commentatori’ della scena rappresentata, come nel caso del ‘Battesimo di Gesù nel Giordano’.
Nell’opera pittorica i suoi celebri ritratti (Museo di Brunswick e National Gallery di Londra) mostrano una stretta connessione con la ritrattistica di Dürer e anche nella Madonna con Bambino e donatore (Alte Pinakothek di Monaco) e nel Giudizio Universale (Stedelijk Museum di Leida) i modi düreriani, tendenzialmente rigidi nel disegno, sono quasi esasperati.
Luca morì a Leida nel 1533 nella convinzione di essere stato avvelenato da un pittore invidioso della sua fama.