
SCHUT Cornelis
(Anversa 1597 – 1655)
Pittore e incisore fiammingo nelle cui opere giovanili si avverte l’influenza di Rubens, anche se non è provato un rapporto diretto con il maestro.
Nel 1618 è entrato a far parte della Gilda di Anversa che ha lasciato, pagando una penale, circa una quindicina di anni più tardi, quando la carica di decano richiedeva un impegno continuo che non era in grado di garantire.
Dopo aver lavorato per qualche tempo in Spagna, si è trasferito a Roma dove ha vissuto tra il 1622 e il 1627 e dove era affiliato allo Schildersbent (clan dei pittori: fu un’associazione di pittori, principalmente olandesi e fiamminghi, che prosperò per un secolo tra il 1620 e il 1720 circa a Roma).
Qui è vissuto sotto la protezione di un mercante fiammingo e di Vincenzo Giustiniani, che nella propria collezione d’arte aveva incluso anche diversi dipinti di Schut.
Nel 1628 è stato attivo a Firenze dove ha disegnato i cartoni per l’Arazzeria Medicea.
Secondo alcuni studiosi l’artista fu un seguace di Rubens. egli ha collaborato con Daniel Seghers eseguendo figure al centro dei medaglioni in cui il Seghers dipingeva ghirlande di fiori.
Alcune di queste opere sono oggi conservate al Prado.
Nella sua produzione artistica ha adottato lo stile barocco nella scia di Pietro da Cortona e di Guercino. Secondo alcuni studiosi l’artista fu un seguace di Rubens e, come attestato in un documento ritrovato in casa di Rubens, il maestro aveva versato denaro a Schut per le opere che quest’ultimo aveva eseguito per lui.