BEATRICETTO Nicola
(Lunéville 1507 – Roma 1565)
Bulinista francese, nativo della Lorena, probabimente appartenente ad una famiglia di orafi attivi a Nancy ha svolto la maggior parte della sua vita artristica in Italia e in particolare a Roma.
Qui ha sviluppato la sua attività dapprima come incisore e successivamente come editore.
Giunto in Italia intorno al 1540 egli ha iniziato a frequentare la scuola di incisione di Marcantonio Raimondi e ha modificato il suo nome originale, Beatrizet, in Beatricius successivamente italianizzato in Beatricetto.
Egli si è dimostrato subito abile nel giusto equilibrio delle linee e dei punti e nella resa delle ombre e dei mezzi toni, tanto da divenire il il più apprezzato bulinista tra gli incisori stranieri e i vedutisti romani.
Influenzato da Agostino Veneziano e da Giorgio Ghisi, il Beatricetto ha scelto i suoi modelli in Raffaello e Michelangelo.
Nel 1540 il lorenese ha lavorato per l’editore Antonio Salamanca e dal 1541 al 1548 per Antonio Lafrery che inserirà molte sue incisioni nello Speculum Romanae Magnificenzae.
Incisore di riproduzione per eccellenza in questo periodo il lorenese ha tradotto a stampa opere da Girolamo Muziano, oltre che da artisti minori, con scene sacre e mitologiche, architetture e palazzi secondo il gusto dell’epoca.