Baccio BALDINI
(Firenze 1436 ca. – 1487 ca.)
Le notizie sulla vita e le opere di Baccio Baldini sono scarse e spesso incerte. Il riferimento più concreto rimane forse quello che ci ha trasmesso il Vasari, il quale, a proposito della ‘Vita di Marcantonio Bolognese’ lo descrive come allievo di Maso Finiguerra e suo continuatore nell’arte dell’incisione: ‘Fu seguitato costui da Baccio Baldini, orefice fiorentino…’. Anche sulla base di questa continuità la famosa serie dei ‘Pianeti’, storicamente attribuita al Finiguerra, è considerata oggi opera del Baldini. Seguendo lo stile del maestro nell’uso del niello egli ha sviluppato una tecnica incisoria fatta di tratti sottilissimi strettamente accostati e incrociati tra loro detta ‘maniera fine’, che si è diffusa rapidamente tra gli incisori fiorentini della seconda metà del XV secolo.
Al Baldini vengono unanimemente attribuiti gli intagli per le illustrazioni dei due più antichi libri a stampa in Europa, dopo la Cosmografia di Tolomeo, e cioè Il monte sancto di Dio di Antonio Bettini, vescovo di Foligno, e la Comedia di Dante Alighieri stampati su cartapecora a Firenze rispettivamente nel 1477 e nel 1481. I disegni per le raffigurazioni di questi due libri sono stati eseguiti da Sandro Botticelli e, secondo un Anonimo Fiorentino del tempo questa serie di disegni ‘fu cosa meravigliosa tenuta’. Ciò concorda con quanto sostenuto in seguito dal Vasari il quale precisa che il Baldini ‘ …non avendo molto disegno, tutto quello che fece fu con invenzione e disegno di Sandro Botticello’.