
WATERLOO Anthonie
(Lilla 1609 – Utrecht 1690)
Disegnatore, incisore e pittore nato nel nord della Francia da genitori fiamminghi appartenenti al movimento cristiano calvinista.
Perseguitati per motivi religiosi si sono trasferiti in Olanda, dove prima la madre, Magdalena Vaillant, e più tardi lui stesso (1630) sono diventati membri della Chiesa Vallona di Amsterdam.
Quasi nulla si sa degli anni giovanili di Anthonie né dove abbia imparato il disegno e la tecnica dell’acquaforte, tanto che alcuni lo hanno ritenuto un autodidatta. Nel 1653 ha lasciato la famiglia e la chiesa di Amsterdam per trasferirsi dapprima a Leeuwarden nella Frisia e successivamente a Maarssen, nelle vicinanze di Utrecht.
Nel 1640 ha sposato Cathalyna van der Dorp che lo ha reso padre di sei figli. Egli ha avuto una buona e duratura amicizia con il noto e stimato pittore di nature morte e scene di caccia Jan Weenix, che andava spesso a trovare nella sua casa vicino a Maarssen.
Nel corso della sua carriera, pur prediligendo l’arte grafica egli ha eseguito diversi dipinti degni di nota che sono stati influenzati da Jacob van Ruisdael e Jan Vermeer van Haarlem II e da altri artisti che hanno dato risalto all’ambiente naturalistico.
In molte delle sue acqueforti prevale la rappresentazione del paesaggio agreste e boschivo in cui con un sapiente lavoro di morsura ha saputo rendere ampiezza e profondità.
Spesso ha ambientato nello scenario della natura episodi mitologici molto apprezzati al tempo dall’aristocrazia nordica.
Come altri artisti olandesi e fiamminghi che hanno viaggiato lungo il corso di grandi fiumi del nord Europa, egli ha navigato risalendo il corso dell’Elba visitando diverse città: Kleef, Bentheim, Hamburg, Altona, Blankenese, Holstein, Bergedorf.
Sebbene abbia dipinto pregevoli quadri la sua fama è rimasta legata soprattutto alla sua attività di disegnatore e incisore.
La sua produzione grafica annovera molti disegni di foreste e vedute topografiche, spesso di grandi dimensioni, oggi sparsi in importanti collezioni europee e circa centocinquanta acqueforti con paesaggi contrassegnati, come detto, dalla presenza di una fitta vegetazione e di grandi alberi.