
GRIMALDI Giovanni Francesco
(Bologna 1608 – Roma 1680)
Pittore, incisore e architetto fu detto “il Bolognese” in relazione al luogo di origine.
Allievo dei Carracci, fu un artista apprezzato e le sue opere erano ricercate dal mercato.
Dal 1627ha soggiornato a Roma dove ha stretto amicizia con un altro artista bolognese, Alessandro Algradi.
Durante questo periodo si sono verificati tre fatti importanti nella vita dell’artista: le prime committenze per palazzi ecclesiastici e dimore private, l’ingresso nell’Accademia di San Luca e il matrimonio con Elena Luigia Aloisi, figlia del pittore Baldassare Aloisi detto il Galanino anch’egli bolognese.
Così l’inserimento del Grimaldi nel mondo artistico romano è avvenuto grazie al gruppo dei pittori emiliani presenti nella città.
Molto stimato dal Cardinale Francesco Albani ha eseguito affreschi nella Villa Doria Pamphili da lui stesso progettata in collaborazione con lo scultore Alessandro Algradi.
La sua opera è stata richiesta anche dai Papi, prima da Innocenzo X, poi da Alessandro VII e infine da Clemente IX. Suoi sono i paesaggi affrescati nella chiesa di San Martino ai Monti.
Il Cardinale Mazzarino lo volle con sé per quasi tre anni a Parigi per eseguire affreschi nel suo Palazzo e negli appartamenti della regina Anna al Louvre.
Tornato nel 1651 a Roma ha ripreso la sua attività di pittore di chiese e di case patrizie, in particolare per la famiglia Santacroce. Successivamente si è spostato a Tivoli dove, su incarico del cardinale Marcello Santacroce, ha eseguito dipinti nel Duomo.
A seguito della fama raggiunta nel 1666 è divenuto Principe dell’Accademia di San Luca.
Dalla moglie Elena Luigia Aloisi ha avuto 13 figli non tutti giunti ad età matura.
La sua vicenda umana e artistica ha iniziato a declinare nel 1679, con la perdita della moglie, triste evento per il quale ha compiuto un pellegrinaggio a Loreto.
Tornato a Roma è deceduto nel novembre del 1680.
Importante è stata la sua produzione di incisioni, comprendente una cinquantina di intagli all’acquaforte.
Il tema predominante è quello del paesaggio che Grimaldi saputo rendere con stile riposante dove la vita che si muove nelle sue composizioni non mostra alcun segno di impazienza e di fretta.
Tutto appare calmo come lo stesso ritmo tranquillo dei fiumi e dei laghi che spesso compaiono nei suoi paesaggi.