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FIALETTI Odoardo

SG Collezione Stampe / Autori  / FIALETTI Odoardo
Fialetti O; Venere regge la freccia di Cupido - 350

FIALETTI Odoardo

(Bologna 1572 – Venezia c. 1637)

Incisore e pittore italiano.
Nella “Felsina pittrice: Vite de pittori bolognesi…” il Malvasia lo indica come figlio postumo di un ‘Dottore Odoardo’, affidato al fratello maggiore che lo mise ‘a dozzena’ presso la scuola del pittore Giovan Battista Cremonini.
Successivamente si è trasferito a Venezia dove ha frequentato la bottega del Tintoretto.
Dopo la morte di quest’ultimo, pur nel solco della tradizione veneziana e del tardo manierismo, Fialetti ha contribuito a trasmettere moduli stlistici in armonia con l’evoluzione artistica del periodo barocco.

Nei dipinti del primo decennio del ‘600 si nota qualche allungamento delle figure secondo i modelli del Parmigianino.
Questo armonizzare lo stile del veneziani, e soprattutto del Tintoretto, con quello della pittura emiliana, è nota comune di tutta la produzione pittorica del Fialetti.
In una lettera inviata al Malvasia dallo scrittore e pittore barocco Marco Boschini erano elencate 38 tele del Fialetti che purtroppo oggi sono andate in gran parte perdute.
Egli, più che per la sua attività di pittore, è conosciuto per la vasta opera grafica, costituita da circa 240 acqueforti nelle quali evidenti sono gli elementi di gusto carraccesco, in particolare di Agostino Carracci.
I soggetti delle sue incisioni sono molto vari e comprendono stampe di riproduzione e di invenzione.
Tra le sue opere di maggior rilievo si ricordano ‘il piccolo libro dei disegni’ e ‘il grande libro dei disegni’, in continuità con il metodo carraccesco basato sul “disegno dal naturale” applicato da Agostino Carracci nell’ambito dell’Accademia degli Incamminati.

Le Opere