SADELER Aegidius II
(Anversa 1570 – Praga 1629)
Quella dei Sadeler è stata la più ampia e celebre dinastia di incisori e stampatori fiamminghi, attiva in gran parte d’Europa per tre generazioni, producendo una vasta quantità di opere generalmente di altissima qualità.
Il capostipite fu Jan de Saeyelleer (Sadeleer), che ebbe tre figli Jan I, Aegidius I e Raphael I, la prima generazione di incisori.
Le incertezze politiche, religiose e il periodo di crisi economica ad Anversa costrinsero i Sadeler a numerosi spostamenti: Colonia, Monaco, Venezia e Praga.
La seconda generazione seguì le orme della prima ed Aegidius II Sadeler fu sicuramente il più importante tanto da essere ritenuto oggi uno dei più grandi incisori manieristi del Nord Europa.
E’ stato allievo e nipote degli incisori Raffello e Jan Sadeler ai quali era molto affezionato e con I quali ha viaggiato in Germania e in Italia dove ha soggiornato a Roma, Venezia e Napoli ammirando le opere della precedente generazione di artisti, Raffaello, Parmigianino e Tiziano e di quelli a lui contemporanei, Tintoretto e Barocci.
Egli si aggiunse così al gruppo di artisti nordici attivi nel nostro paese a quel tempo come Paul Bril e Denys Calvaert.
Le sue incisioni sono state dapprima derivate da soggetti religiosi di artisti del Nord Europa, spesso in serie di diversi intagli, e successivamente ha eseguito diverse composizioni desunte dai grandi maestri italiani.
Nel 1597 è stato chiamato a Praga come incisore alla corte di Rodolfo II dove ha potuto tradurre alcuni disegni di Dürer presenti nelle collezioni imperiali.
Egli visse per alcuni anni nella casa di Bartholomeus Spranger del quale ha riprodotto a stampa diverse opere.
Purtroppo nessuna dei suoi lavori pittorici, certamente di sua mano, è giunta fino a noi.