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CARAGLIO Gian Giacomo

SG Collezione Stampe / Autori  / CARAGLIO Gian Giacomo
Caraglio G; Sacra Famiglia di Francesco I - 350

CARAGLIO Gian Giacomo

(Verona o Parma 1500c.- Cracovia 1565)

Incisore e pittore italiano noto soprattutto come Jacobus Veronensis, come amava firmare le sue opere e come lo conosceva anche il Vasari.
Secondo la testimonianza di quest’ultimo il Caraglio fu anche intagliatore di medaglie e di gemme, orefice e architetto.

Seguace di Marcantonio Raimondi ha operato a Roma fino al 1527 dove ha inciso diversi soggetti derivati da Parmigianino, Perin del Vaga, Rosso Fiorentino, Baccio Bandinelli, Giulio Romano e Raffaello.
Costretto a lasciare la città a seguito del Sacco di Roma si trasferì a Venezia dove continuò la sua attività di pittore e incisore fino al 1537.
Durante il periodo veneziano si dedicò prevalentemente alla riproduzione a stampa di opere di Tiziano.
Emigrato quindi in Polonia ebbe il merito di aver diffuso in Europa Orientale il linguaggio grafico della scuola italiana.
Nel 1545 Caraglio entra alla corte di Sigismondo I e, alla morte del re, passa al servizio di Sigismondo II ed esegue preziose opere di oreficeria e medaglie.
Nel 1552 lavora a Vilna in Lituania, seconda capitale del regno unito dove si era trasferita la corte reale e dove Jacopo ha operato alternando la permanenza a periodi di soggiorno in Italia fino all’anno della morte avvenuta a Cracovia nell’ agosto del 1565. (La data e il luogo della morte è controversa, secondo alcune fonti questa sarebbe avvenuta a Parma nel 1570)

Le Opere