
Bulino, mm 113 x 98.
Sesta variante di sei (Meder f/f).
E’ questa la prima incisione su rame di invenzione del Dürer eseguita intorno al 1494.
Il suo precedente bulino Il grande corriere, di cui esistono soltanto quattro esemplari, era derivato da un disegno di Wolfgang Pewrer, artista pressocchè sconosciuto.
Già Adam Bartsch agli inizi dell’800 e successivamente molti altri studiosi dell’opera grafica di Dürer hanno descritto questa stampa come ‘molto rara’.
Il soggetto rappresenta una fanciulla che cerca di divincolarsi dall’abbraccio di un uomo nudo, scarno ed emaciato, con capelli arruffati, barba filamentosa e occhi crudeli, simbolo della morte.
Tema non insolito nell’arte tedesca del quattrocento.
Entrambi i personaggi sono sovrastati da un ampio nastro, un cartiglio, che doveva contenere parole che non sono state scritte.
La pianta del cardo selvatico che si scorge sullo sfondo, dietro il copricapo della fanciulla, compare in diverse opere giovanili dell’artista.
Secondo la tradizione antica a tale pianta viene attribuito un intenso potere afrodisiaco, fatto che in qualche misura ha colpito l’immaginazione del Dürer.
Esemplare mancante di 2 mm sul lato destro, stampato su carta databile alla metà del ‘500.
Al verso il timbro di collezione di Joseph Grünling, noto collezionista e studioso di disegni e stampe viennese agli inizi dell’800, autore di libri sull’ arte grafica